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Distocia nelle tartarughe

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Distocia nelle tartarughe

Distocia nelle tartarughe

Per distocia s’intende la difficoltà o l’impossibilità di deporre le uova, entro i termini considerati normali per una determinata specie.
 
Non sempre però è facile stabilire quale sia il periodo di “gestazione” normale poiché alcune femmine.
 

La collaborazione con allevatori di una determinata specie, aiuta moltissimo a raccogliere dati sulle tempistiche fisiologiche nelle riproduzioni in cattività. Alcuni detentori sono molto attenti verso i propri animali e raccolgono vari dati tra cui quelli sulle precedenti deposizioni.

 
 

I Sintomi

I sintomi della distocia non sono sempre bene evidenti. Inizialmente si può notare solamente una certa irrequietezza con continui tentativi di scavo senza deposizione oppure la deposizione di 1 o 2 uova e la ritenzione delle restanti; in quest’ultimo caso i trattamenti di supporto o la sola modifica della gestione risolvono la situazione. Nei cheloni palustri tenuti in acquaterrario, soprattutto se non c’è un’adeguata area emersa, il sintomo più evidente è un notevole nervosismo con insistenti tentativi di uscire dalla teca.
 
Nelle forme avanzate e croniche i sintomi e le conseguenze variano secondo la specie, la causa e di altri fattori. Conseguenze di una ritenzione cronica possono essere debilitazione, salpingite, rottura dell’ovidotto, ostruzione urinaria o del colon. Le uova possono alterarsi, degenerare o rompersi e quindi determinare alterazioni patologiche dell’ovidotto.
 
 
Radiografia di tartaruga con distocia
Radiografia di tartaruga con distocia
 
L’accumulo di molte uova causa compressione agli organi interni e la conseguenza più facile da immaginare è la compressione di stomaco, intestino e cloaca con conseguente impedimento alla defecazione, minzione e al riempimento gastrico; un altro sintomo frequente è, infatti, la cessazione dell’alimentazione. Il materiale fecale bloccato nell’intestino inoltre può andare incontro a putrefazione causando assorbimento di tossine e infezione intestinale.
 
Uova numerose possono, in casi limite, causare anche compressione polmonare e difficoltà respiratorie.
 
 
Prolasso ovidutto in tartaruga con distocia
Prolasso ovidutto in tartaruga con distocia
 

Altri segnali sono continui tentativi di espulsione a volte accompagnati ad allungamento del collo e apertura della bocca (cheloni), prolasso di ovidotto, intestino o cloaca, gonfiore della cloaca, paralisi flaccida degli arti posteriori, fuoriuscita di materiale maleodorante dalla cloaca.

Vi possono essere sintomi generali come abbattimento, anoressia, deperimento, grave disidratazione che possono essere causa della distocia o essere determinati dalla patologia che provoca la mancata deposizione.

 
 
sutura alla cloaca in tartaruga con distocia
Sutura alla cloaca dopo intervento al prolasso dell’ovidutto

L’intervento veterinario

Le uova vengono rimosse incidendo l’ovidotto o gli ovidotti; poi la parete viene suturata con fili riassorbibili con sutura semplice continua. Se le uova sono adese alla parete o l’ovidotto è danneggiato, dovrebbe essere eseguita la sua rimozione; quando viene rimosso l’ovidotto, deve essere tolto anche l’ovaio ipsilaterale (ovario-salpingectomia) per prevenire l’ovulazione in cavità celomatica.
 
La terapia e la gestione postchirurgica sarà valutata a seconda del singolo caso clinico: fluidoterapia, nutrizione assistita o forzata, utilizzo di sonde esofagostomiche, terapia analgesica, terapia antibiotica.
 

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