Centrochelys sulcata

0
Centrochelys sulcata

Classificazione scientifica

Dominio:Eukaryota
Regno:Animalia
Phylum:Chordata
Classe:Reptilia
Ordine:Testudines
Sottordine:Cryptodira
Famiglia:Testudinidae
Genere:Centrochelys
Specie:C. sulcata
Nomenclatura binomiale:Centrochelys sulcata
(Miller, 1779)
Nome comune:Tartaruga africana speronata
Tartaruga scanalata

SISTEMA
Terrestre
VITA MAX
(selvaggio)
50-150 ANNI
PESO MAX
105 KG
DIMENSIONI
(max)
83 CM

La tartaruga speronata africana è la tartaruga più grande del continente africano. Il suo ampio carapace ovale mostra evidenti scanalature sui bordi anteriori e posteriori ed evidenti anelli di crescita su ogni scuto, che diventano marcati, in particolare con l’età. Grandi squame che si sovrappongono ricoprono la parte anteriore degli arti anteriori, mentre la superficie posteriore delle cosce presenta due o tre grossi speroni di forma conica, che danno il nome alla specie.


Curiosità per i più piccoli

  • Alcune culture africane considerano questa tartaruga un mediatore tra gli dei e gli uomini. Quindi una tartaruga è spesso tenuta in un villaggio per intercedere tra gli antenati e il capo del villaggio. Oggi nei paesi Dogon, una tartaruga sta sempre con il capo del villaggio per consentirgli di comunicare con gli antenati del villaggio.
  • In Senegal, la tartaruga africana dal collare è segno di virtù, fertilità, felicità e longevità.
  • Questa tartaruga può sopravvivere per settimane senza acqua e cibo, e quando trova acqua può bere fino al 15% del proprio peso corporeo.
  • Il nome “sulcata” è latino per “solco”, questi si trovano sul dorso di una tartaruga tra ogni scuto.
  • Queste tartarughe trovano sollievo dal caldo del deserto scavando tane profonde fino a 3 metri.
  • Una tartaruga africana speronata corre un serio pericolo se cade sul dorso, soprattutto se la temperatura è estremamente alta.

Distribuzione e habitat

Specie afrotropicale, il suo areale comprende il Ciad, Etiopia, Togo,Mali, Mauritania, Niger, Senegal e Sudan.

Vive in boscaglie d’acacia, in zone desertiche ed aride, secche di giorno, con escursioni termiche abbastanza importanti e umidità notturna piuttosto alta. La temperatura del suo ambiente è costante e si aggira sui 30/31 °C. nelle zone più calde e circa 22 °C. durante la notte. Durante la stagione invernale (e delle piogge) la temperatura giornaliera scende sui 24/25 °C. giornalieri e sui 17/18 °C. notturni.

Durante l’estate, per trovare ristoro e umidità durante le torride giornate calde, è consuetudine assistere al scavo immense e profonde tane.

  • Regioni biogeografiche:
    Afrotropicale
  • Bioma:
    Praterie; Deserti e arbusti xerici
  • Zone climatiche:
    Tropicale; arido
ContinenteAfrica
SubcontinentiAfrica subsahariana, Nord Africa
EsistenteBurkina Faso, Repubblica Centrafricana, Chad; Eritrea, Etiopia, Mali, Mauritania, Niger, Nigeria, Senegal, Sudan
Eventualmente esistenteBenin, Camerun
Presenza incertaAlgeria
Esistente e origine incertaArabia Saudita, Yemen
Possibilmente estinto e origine incertaGibuti
Presenza incerta e origine incertaSomalia

Dimensione

Geochelone sulcata è la tartaruga più grande proveniente dall’Africa. Come dimensione è seconda è solo seconda alle Aldabra Gigantea e alla Nigra. Il carapace degli esemplari maschili può arrivare fino a 85 cm di lunghezza del piastrone e può pesare fino a 60 kg.


Colorazione e pattern

Questa tartaruga del deserto è ben mimetizzata con i suoi colori sabbiosi complessivi, con una spessa pelle dal giallo-marrone al dorato e un guscio brunastro.

Ne esistono varie colorazioni:

  • La colorazione più comune prevede il centro dello scuto beige chiaro, subito attorno linee leggermente più scure ad arrivare alle linee mediane tra gli scuti di color Mogano;
  • Una Varianti più scura, quasi totalmente Black;
  • Varianti dal pattern aranciato, comunemente dette “Orange”;
  • Varianti molto chiare dove la linea mediana resta per lo più beige scuro;
  • Variante”Ivory”. Più rara e ricercata dagli allevatori. Colorazione tendente al bianco con totale assenza di variazioni cromatiche.

Foto


Dimorfismo

Gli esemplari maschi in questa specie sono più grandi delle femmine e sono dotati di un robusto rostro anteriore con cui è in grado di combattere con altri esemplari o di abbattere ostacoli, anche di una certa consistenza. Presentano una coda più lunga e grossa. Le placche caudali del piastrone formano un angolo maggiore nei maschi rispetto alle femmine.


Riproduzione e deposizione

Le Centrochelys Sulcata sono animali poligami. La femmina raggiunge la maturità sessuale quando il loro piastrone misura all’incirca 35-40 cm.

L’accoppiamento avviene da giugno a marzo, anche se da settembre a novembre dopo le piogge è più frequente.

I maschi di Centrochelys Sulcata sono aggressivi specialmente durante il tempo della riproduzione; si speronano a vicenda per capovolgere qualsiasi competitor. Mentre si speronano e si mordono a vicenda, emettono grugniti, gracidii e fischi.

Nel momento in cui la femmina è pronta, comincia a secernere ferormoni e il maschio attratto inizia un vero e proprio rituale: il maschio comincia a cammina nervosamente intorno alla femmina, annusandola, e successivamente percuotendola sui fianchi del carapace per sottometterla ed indurla all’accoppiamento.

La gestazione mediamente dura c.ca un mese. Quando la femmina è pronta a deporre le uova inizia a girare in maniera irrequieta per cercare il posto giusto in cui scavare. La buca, generalmente di circa 60 cm di diametro e profonda 10-15 cm, viene scavata su un terreno morbido. Questa attività può durare anche oltre le 5 ore. Per garantire la giusta umidità alle uova (70%), durante la deposizione, secerne dei liquidi nel nido.

Si possono susseguire fino a 4 deposizioni con una media di 20 uova a deposizione. Le uova sono bianche, sferiche e impiegano circa 80-130 giorni per schiudersi.

Alla nascita le piccole baby hanno un carapace lungo dai 4 ai 6 cm, pesano all’incirca 25 grammi, la colorazione delle baby varia in base al pattern che avranno da adulte.

  • Sviluppo – ciclo di vita:
    determinazione del sesso dalla temperatura; precociale
  • Sistema di accoppiamento:
    poliginandro
  • Principali caratteristiche riproduttive:
    gonocorico/gonocoristico/dioico (sessi separati); oviparo; iteroparo
Stagione riproduttivagiugno-marzo, più comune a settembre-novembre
Incubazione90-240 giorni
Deposizione15-30 uova

Abitudini e stile di vita

Queste tartarughe sono molto aggressive tra loro, a partire da quando si schiudono. Lo speronamento a vicenda e i tentativi di capovolgersi a vicenda sono comportamenti comuni per i maschi. Queste tartarughe amano scavare e si adattano bene. Per le tartarughe, sono molto attive e forti. Quando il clima è troppo caldo o freddo scavano profonde tane per cercare ristoro ed umidità, il che li aiuta anche a evitare la disidratazione, poiché dipendono principalmente dall’acqua metabolica e dall’umidità del cibo per l’acqua. Rimangono nelle loro tane per ore e, se incontrano del fango, se lo rovesciano sulla schiena.

Specie molto rustica e resistente che ha bisogno di un costante irraggiamento solare affinché la sintetizzazione della Vitamina D3 possa avvenire e quindi possa sviluppare al massimo le proprie funzioni vitali.

  • Comportamenti chiave:
    terrestre; crepuscolare; scavatrice; sociale; non migratore

Dieta e nutrizione

Specie esclusivamente erbivora, s’alimenta di fibre con alto tasso di calcio, anche di piante spinose, erbe secche ma soprattutto di piante succulente sia per il cibo che per gran parte dell’acqua di cui hanno bisogno. La sua dieta è principalmente di fieno, poche verdure fresche, erbe miste di campo, radicchi, cicoria, erba medica, fiori d’ibisco, trifogli, brassicacee in generale. Non vanno somministrati mai frutta, pomodori, broccoli e insalate perché contengono ossalati che legano il calcio e non lo rendono così più disponibile per l’assimilazione. Non necessita di proteine animali, anche se a volte non le disdegnano. La carenza di fibra porta a problemi come diarrea e quindi disidratazione, perdita di peso, prolassi intestinali, ad una maggiore suscettibilità ai flagellati e vermi intestinali. Questa specie di tartaruga ricava l’acqua necessaria alla sua vita dai vegetali freschi e non necessita quindi di abbeverarsi spesso, ma è comunque importante fornire una ciotola d’acqua dove potersi idratare di tanto in tanto.


Cure e mantenimento

  • Sembra preferire temperature nell’intervallo tra 25-30 °C all’interno del terrario o della serra
  • Può tollerare temperature fino a 15 °C di notte in condizioni asciutte.
  • Ha bisogno di ampi spazi per muoversi e delimitati molto bene in quanto è una specie molto forte fisicamente.
  • Dovrebbe essere tenuto all’aperto nella stagione calda.
  • Essendo una specie esotica non effettua letargo. 

Mantenimento in cattività

Le Centrochelys Sulcata sono tartarughe che necessitano di molto spazio in quanto crescono molto velocemente e raggiungono dimensioni importanti.

Finchè sono Baby le esigenze estive sono poche… un recinto in giardino ben protetto da predatori (quindi con reti anti uccello sopra, un recinto per delimitare lo spazio e una rete anti-ratto sotto), con all’interno piante alte che forniscano zone d’ombra e piante amare che forniscano cibo alla piccola. Sono una specie che cammina molto per cui il recinto dovrà essere abbastanza ampio, dovrà avere una parte esposta al sole sempre e una in ombra in  modo da permettere alla piccola di autoregolarsi con le temperature.

Per l’inverno invece necessita di un terrario con dimensioni minime ( per una Baby sui 50 gr di peso) di 150 x 60, all’interno andranno collocate lampade riscaldanti che garantiscano una temperatura giornaliera sui 28/30 °C. e di notte 20 °C., e una lampada solare ai Vapori di mercurio o agli Ioduri metallici (comunemente chiamata HID) di adeguato wattaggio in base alle dimensioni del terrario.

La lampada solare potrà restare accesa all’incirca 10 ore servendosi di un temporizzatore mentre per regolare la temperatura si avrà bisogno di un termostato.

Molto importante è anche l’umidità… si avrà bisogno di un igrometro per misurarla, è consigliato tenerla attorno al 60% durante il giorno e al 75% durante la notte finchè sono Baby.

Quando saranno adulte le esigenze cambiano… per l’estate un ampio giardino a disposizione con punti d’ombra e erbe amare … ma per l’inverno si avrà bisogno di una serra riscaldata che gli permetta di muoversi e di termoregolarsi.


Popolazione

STATO CONSERVAZIONE: IN VIA DI ESTINZIONE

ULTIMA VALUTAZIONE
29 agosto 2020

AMBITO DI VALUTAZIONE
Globale

ANDAMENTO DELLA POPOLAZIONE
Decrescente


Minacce

Agricoltura e acquacoltura

  • Colture annuali e perenni non legnose
  • Allevamento e allevamento di bestiame

Uso delle risorse biologiche

  • Cacciare e catturare animali terrestri

Modifiche naturali del sistema

  • Incendio e soppressione del fuoco

Cambiamenti climatici e condizioni meteorologiche avverse

  • Spostamento e alterazione dell’habitat

Il numero di tartarughe africane spronate è rapidamente diminuito a causa della perdita di habitat, specialmente in Mali, Ciad, Etiopia e Niger, in gran parte a causa dell’urbanizzazione, della desertificazione e del pascolo eccessivo del bestiame domestico. Diversi gruppi etnici che abitano il Sahel, in particolare le tribù nomadi, mangiano questa specie, ed è anche intrappolata per il commercio internazionale, sia come animali domestici che per le sue parti del corpo che, secondo quanto riferito, sono usate per pozioni di longevità in Giappone. Per lo più individui giovani sono quelli catturati per il commercio, quindi poiché la tartaruga dal collare africano impiega 15 anni per diventare matura, c’è seria preoccupazione che le popolazioni in natura potrebbero non essere in grado di rinnovarsi, il che significa che le popolazioni locali si estingueranno.


Legislazione Cites

Lo status giuridico la comprende nella Convenzione di Washington (CITES) in Appendice II, Allegato B.


Chiedi all’autore