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Le tartarughe possono sentire?

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Le tartarughe possono sentire?

Le tartarughe possono sentire?

Certo che possono! Le tartarughe non hanno il solito apparato uditivo esterno che siamo abituati ad osservare nell’uomo o negli altri animali, anzi quasi non le vediamo proprio. Guardando attentamente sui due lati della testa possiamo osservare come delle squame a forma circolare (le placche timpaniche), spesso strato di pelle, chiamato piatto cutaneo. Al di sotto vi è un spesso strato di grasso.

 

Questo è già propio il primo elemento anatomico (il più esterno) di cui è composto l’apparato uditivo. Al loro interno troviamo lo stesso meccanismo uditivo, i nervi uditivi e il centro del cervello, essenziali dell’udito.

 

Le tartarughe non possono sentire perfettamente i suoni come un uomo o altri animali proprio per la mancanza di un padiglione auricolare e di un cavità interna.

Il loro orecchio esterno raccoglie le vibrazioni sonore e funziona tipo un amplificatore. Tuttavia, le tartarughe hanno sviluppato una forte capacità di interpretazione, riuscendo ad interpretare in maniera accurata le vibrazioni provenienti dall’ambiente che li circonda. Inoltre, grazie all’olfatto e alla vista (sensi molto sviluppati), l’udito non rappresenta il senso primario per le tartarughe. Questa è magari la spiegazione per cui l’evoluzione, anatomicamente, abbia interessato più forma e colore o le zampe che un apparato uditivo più performante.

 

Acqua come amplificatore

E’ ampiamente dimostrato come le tartarughe terrestri abbiano una migliore capacità uditiva sott’acqua.

Non è raro osservare come tartarughe che vivono in ampi spazi desertici (es. le Gopherus), per sfuggire dal torrido caldo ma anche per avere il controllo dall’eventuale presenza di predatori, stiano immerse in pozze d’acqua. Queste non incontrano molti grandi corpi d’acqua ma è sorprendentemente notare come le tartarughe acquatiche anche le tartarughe del deserto, possono sentire meglio sott’acqua.

“Se una tartaruga del deserto decidesse di restare sott’acqua, potrebbe sentire meglio”, ha detto Katie Willis, studentessa del dottorato dell’Università del Maryland e coautrice di uno studio pubblicato online questa settimana sulla rivista PLoS ONE.

Willis e i suoi co-autori hanno effettuato scansioni MRI e TC delle orecchie interne di molte specie diverse di tartarughe. Calcolarono che in ogni caso questi sacchi pieni di aria relativamente grandi all’interno del cranio risuonavano, o vibravano, in modo più potente sott’acqua, dove le onde sonore viaggiavano più rapidamente che nell’aria.

Questo processo di udito inizia quando le onde sonore fanno vibrare il timpano, che nelle tartarughe è a filo con l’esterno del cranio, ha detto Willis a OurAmazingPlanet. Quando le onde sonore hanno la giusta frequenza, o tono, fanno sì che l’orecchio interno risuoni e vibri, aiutando l’udito, ha detto. Questo permette agli animali di sentire meglio i suoni più deboli.

Dopo aver preso le misure delle orecchie interne delle tartarughe, la squadra ha scoperto che tutte somigliavano strettamente a quelle delle tartarughe acquatiche; il rapporto tra la dimensione del cranio e la dimensione dell’orecchio interno è rimasto pressoché uguale, ha detto.

“Questo indica fortemente un’origine acquatica per tutte le tartarughe”, ha detto Willis. Questo è stato un argomento controverso, con alcune prove fossili che suggeriscono che le tartarughe hanno origini terrestri.

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