Home Clinica Cure Lesioni traumatiche a carico della corazza e dei tessuti molli a seguito di morso di cane.

Lesioni traumatiche a carico della corazza e dei tessuti molli a seguito di morso di cane.

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Lesioni traumatiche a carico della corazza e dei tessuti molli a seguito di morso di cane.

Lesioni traumatiche a carico della corazza e dei tessuti molli a seguito di morso di cane.

Spesso mi capita di leggere sui vari gruppi della convivenza tra cani e tartarughe e di quanti sostengano che questo non comporti alcun serio pericolo in quanto i cani mostrano indifferenza nei confronti dei nostri amici a sangue freddo.
Con questo post, sulla base delle esperienze dell’ambulatorio veterinario di cui faccio parte, Ambulatorio Veterinario Dr. Loni Marcucci Lami, volevo fare un appunto su quello che invece è un grave problema sottovalutato, ovvero “lesioni traumatiche a carico della corazza e dei tessuti molli a seguito di morso di cane”.
 
 
 

GRADI DI PERICOLO

Grado 1 – Rischio di infezione.

Graffi e abrasioni sugli scuti; il tessuto osseo è esposto ma non ci sono ferite o crepe visibili sulla corazza.
 

Grado 2 – Rischio di emorragia.

Lesioni profonde, danneggiamento del tessuto osseo ed esposizione del midollo e perdita di sangue. Non vi è perforazione della corazza ed esposizione di organi interni.
 

Grado 3 – Pericolo di vita.

Frattura e perforazione delle ossa della corazza con esposizione di organi interni.
 

Grado 4 – Rischio di morte in poche ore!

Ferite profonde e lacerazione dei tessuti. Gli organi interni sono esposti e danneggiati.

Bisogna ricordare che tutte le lesioni di tipo traumatico a carico della corazza di grado uguale o superiore al secondo sono da considerarsi un’emergenza.

È buona regola, dopo aver protetto l’animale con una fasciatura o un bendaggio, recarsi il prima possibile da un veterinario specializzato che valuterà lo stato di salute dell’animale e provvederà ad effettuare le prime cure evitando così l’instaurarsi di pericolose infezioni.
Durante il trasporto consigliamo di alloggiare la tartaruga in un contenitore pulito e di piccole dimensioni, in modo da impedire bruschi movimenti.

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