Testudo hermanni

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Testudo hermanni

Classificazione scientifica

Dominio:Eukaryota
Regno:Animalia
Phylum:Chordata
Classe:Reptilia
Ordine:Testudines
Sottordine:Cryptodira
Famiglia:Testudinidae
Genere:Testudo
Specie:T. hermanni
Nomenclatura binomiale:Testudo hermanni
(Gmelin, 1789)
Nome comune:Testuggine di hermann
Testuggine comune
Tartaruga di Hermann orientale [boettgeri]
Tartaruga di Hermann occidentale [hermanni]
Sottospecie:T. hermanni ssp. hermanni
(Gmelin, 1789)
T. hermanni ssp. boettgeri
(Mojsisovics, 1889)
Ancora in verifica:
T. hermanni ssp. hercegovinensis
(Werner, 1899)
T. hermanni ssp. peloponnesica

POLOLAZIONE
ND
VITA
30-75 ANNI
PESO
2-2,5 KG
DIMENSIONI
12-23 CM

La Testudo hermanni ha un distinto guscio a forma di cupola giallo-arancio, con marcati segni neri. Ci sono due sottospecie, la testuggine di Hermann orientale e la testuggine di Hermann occidentale. La specie orientale ha un guscio meno bombato di quello della specie occidentale. Il guscio dai colori vivaci di queste tartarughe può sbiadire con l’età. Le loro code hanno un astuccio corneo sull’estremità della punta della coda. Questi animali sono molto apprezzati dagli amanti degli animali e sono le specie di tartarughe più comunemente allevate. Possono abituarsi facilmente alla presenza degli umani ed è facile apprendere le loro abitudini.


Distribuzione e habitat

La Testudo hermanni vive nell’Europa meridionale, dalla Spagna nord-orientale all Francia meridionale, all’Italia meridionale e occidentale, alla Romania e alla Turchia. Si è anche diffusa su diverse isole del Mediterraneo, tra cui le Baleari, la Sardegna, la Sicilia e la Corsica. Sebbene sembri preferire il sempreverde bosco di querce mediterranee, questa foresta in gran parte è scomparsa, quindi ora abita anche prati aridi, pendii rocciosi, pendii aridi e terreni agricoli. Questa tartaruga predilige le zone dove riesce a trovare ombra e luoghi di riposo appartati, ed evita generalmente le zone umide.

CONTINENTEEuropa, Asia
SUBCONTINENTEAsia occidentale
ESISTENTEAlbania; Bosnia Erzegovina; Bulgaria; Croazia; Francia; Grecia; Italia; montenegrino; Romania; Serbia; Spagna; Turchia
ESISTENTE E INTRODOTTOCipro

Dimensione

Vi è una differenza di taglia sia tra maschi e femmine, che tra le due sottospecie. In T. h. hermanni i maschi arrivano a 14 cm e le femmine a 16,5, mentre in T. hermanni boettgeri raggiungono rispettivamente i 19 e 20 cm, sebbene si trovino femmine che possono arrivare a 26 cm.

Il carapace è moderatamente convesso, cupoliforme; gli scuti presentano una colorazione di base giallo – olivastra con delle aree nere, che negli scuti vertebrali e costali coprono le aree anteriori e laterali, e negli scuti marginali coprono le zone anteriori e inferiori.

E’ presente un lungo e stretto scuto nucale. Lo scuto sopracaudale è diviso in due in quasi tutti i soggetti. Il piastrone è giallo marroncino con delle aree nere, che in T. h. hermanni formano due strisce longitudinali parallele, e che in T. h. hermanni boettgeri formano delle linee discontinue. Nel piastrone non sono presenti cerniere. In entrambi i sessi sulla punta della coda è presente un caratteristico astuccio corneo.


Foto


Abitudini e stile di vita

Stile di vita

Comportamento stagionale

Durante l’inverno, le tartarughe di Hermann vanno in letargo, tornando all’attività, a seconda dell’areale di provenienza, indicativamente a fine febbraio. Sono attivi durante il giorno, e possono, se necessario, essere dormienti per lunghi periodi nei mesi estivi. Al mattino presto escono dai loro ripari notturni, solitamente costituiti da cavità protette da siepi o fitti cespugli, per scaldarsi il corpo crogiolandosi al sole. Poi vagano per i prati del loro habitat mediterraneo, in cerca di cibo. Il loro senso dell’olfatto determina quali piante mangiare. Verso mezzogiorno, quando il sole è troppo caldo per loro, tornano ai loro rifugi. L’areale di queste tartarughe è diverso per ogni popolazione. Le femmine di solito ne hanno di più grandi, da 0,9 a 7,4 ha., mentre i maschi hanno un range da 0,7 a 4,6 ha. La dimensione degli home range può essere limitata a causa della perdita di habitat. una Testudo hermanni comunica attraverso una serie di segnali visivi, uditivi, tattili e olfattivi. Tali segnali sono utilizzati anche nella riproduzione.


Dieta e nutrizione

In natura Le tartarughe di Hermann sono quasi completamente erbivore (folivore), mangiando una varietà di piante, che include denti di leone, trifoglio, fragole e molte altre piante ed erbe. Mangiano anche piccole quantità di lumache, lombrichi, lumache e insetti, e talvolta carogne di conigli, lucertole e anfibi, o persino feci.

In cattività, esclusivamente erbe e verdure con alto rapporto calcio/fosforo (min 2:1)

Cosa dare: tutti i cibi ricchi di fibre a basso contenuto proteico e a basso contenuto di grassi come erbacce, erbe, foglie, fiori, pale di opuntia, insalata essiccata, ecc. Frutta con parsimonia. Verdure del supermercato solo come scelta secondaria; ad es. cicoria, indivia, scarola, radicchio.

Cosa non dare: proteine ​​animali, cibo per cani o gatti.

Supplementi: osso di seppia o polvere di carbonato di calcio (con Vit D3) nel recinto per l’autoregolazione del calcio, indipendentemente dal regime di alimentazione.

Acqua: tenere una ciotola piatta per l’acqua potabile nel recinto. Fai frequenti bagni per aiutare l’idratazione (baby tutti i giorni e adulti 1-2 volte a settimana).


Riproduzione e deposizione

Comportamento

Le Testudo hermanni sono poliginandre. Una femmina usa segnali visivi e le chiamate acute dei maschi per scegliere un compagno di qualità. Gli spunti olfattivi sembrano essere usati anche nella selezione del compagno, anche se esattamente come funziona è ancora sconosciuto. Un maschio competerà anche per accoppiarsi mordendo la femmina è urtandola con il carapace, ma non in modo così aggressivo come altre specie di tartarughe. Le tartarughe di Hermann si riproducono a febbraio dopo il letargo invernale. La nidificazione inizia a maggio e termina a luglio. Una femmina costruirà un nido scavando nel terreno e deporrà tra 2-12 uova nel terreno a una profondità di diversi centimetri. A volte depongono due covate in una stagione riproduttiva. Il periodo di incubazione è solitamente di 90 giorni e le uova si schiudono a metà agosto o settembre. Una volta che le uova sono state deposte, la madre le lascia da sole.

STAGIONE RIPRODUTTIVAmaggio-giugno
INCUBAZIONE90 giorni
DEPOSIZIONE2-12 uova

Dimorfismo

La distinzione dei sessi negli esemplari adulti non presenta alcuna difficoltà. Il maschio è di taglia inferiore; presenta il piastrone leggermente concavo, mentre nella femmina è piatto. La coda del maschio è molto più lunga e grossa, con l’apertura cloacale più distante dalla base della coda. L’angolo formato dagli scuti anali del piastrone è più aperto nel maschio. Lo scuto sopracaudale è incurvato verso il basso e verso la coda nel maschio, mentre nella femmina è in linea con il resto del carapace.
Negli esemplari immaturi si può fare riferimento all’angolo formato dagli scuti anali del piastrone, che a volte già nel neonato appaiono formare un angolo più largo nel maschio, e più stretto nella femmina, ma generalmente può essere un dato forviante.


Mantenimento in cattività

T. hermanni hermanni – Etna – Cb Giuseppe Liotta

Questa tartaruga, essendo originaria dell’area mediterranea, nei nostri climi si presta molto bene ad essere allevata all’aperto. Dal momento che queste tartarughe amano muoversi ed esplorare l’ambiente e che devono trovare al pascolo l’alimento di cui hanno bisogno, la loro sistemazione ideale è rappresentata da un giardino soleggiato e a prova di fuga, o comunque un ampio spazio recintato ricco di erbe di campo. La presenza di una recinzione è indispensabile sia per prevenire la fuga delle tartarughe, sia per impedire che vengano aggredite da cani. La recinzione deve essere interrata per almeno 10 cm, per evitare che le tartarughe possano fuggire scavando una galleria al di sotto, e deve essere liscia, perché spesso questi rettili hanno discrete capacità di arrampicarsi, e alta almeno 40 cm. La superficie ideale è di almeno 10 m2 per tartaruga. La presenza di bassi cespugli e/o di cumuli di fieno, foglie o sfalcio di erba da giardino permette di creare indispensabili ripari e zone d’ombra.

E’ molto importante separare i maschi delle femmine, altrimenti il corteggiamento e il continuo accoppiamento dei maschi finirà per creare alla corazza delle femmine delle gravi lesioni. Si deve tenere presente che il rapporto ideale è di un maschio per 5-6 femmine. Anche se si tengono insieme più maschi, questi si creeranno lesioni alla corazza, che in certi casi possono essere tanto gravi da portare alla morte il rettile.

Per via delle temperature rigide, nel periodo tra novembre e aprile, essendo una specie autoctona, esse vanno in letargo. Si tratta di una fase molto importante del ciclo annuale di vita dell’animale, come ad esempio per il ciclo riproduttivo. Il letargo può essere affrontato all’aperto, in opportuni rifugi in cui l’animale abbia anche la possibilità di interrarsi per sfuggire ai rigori climatici delle giornate invernali più fredde.

Le temperature ideali per il letargo vanno dai 4 °C a 10°C. Le temperature più basse di 2 °C sono potenzialmente pericolose, mentre quelle più alte di 10 °C possono innalzare troppo il metabolismo dell’animale, comportando un eccessivo consumo delle risorse accumulate nella stagione calda. Quando le tartarughe usciranno dal periodo di letargo, inizierà il periodo dell’accoppiamento.


Solo animali in condizioni fisiche ottimali, con sufficienti riserve di grasso accumulate durante la stagione calda, devono essere lasciati ibernare. Gli animali che non rispondono a questi requisiti, che sono malati, debilitati o sottopeso non devono essere lasciati andare in letargo, ma vanno mantenuti al caldo per tutto l’inverno, in un terrario ben allestito, affinché possano essere alimentati e/o curati.


Popolazione

STATO CONSERVAZIONE: QUASI MINACCIATO

ULTIMA VALUTAZIONE
17 dicembre 2004

AMBITO DI VALUTAZIONE
Globale ed Europa

ANDAMENTO DELLA POPOLAZIONE
Decrescente


Minacce

In passato, le tartarughe di Hermann venivano mangiate dalle persone durante la seconda guerra mondiale, quando c’era il razionamento del cibo, e gli abitanti di monasteri e conventi le mangiavano nei giorni di digiuno, la loro carne non era considerata né carne né pesce. La minaccia principale oggi è la distruzione dell’habitat. Lo sviluppo urbano ha lasciato la loro gamma più piccola e frammentata. Gli incendi che colpiscono di tanto in tanto nella regione colpiscono sia le tartarughe che il loro habitat, ad esempio nei Pirenei francesi nel 1986 un’intera popolazione è stata uccisa da un incendio nel 1986. Inoltre, nonostante le leggi per proteggere la tartaruga di Hermann, hanno sono ancora cacciati in camicia per il commercio di animali domestici.


Legislazione Cites

Inserita in Red List, come tutti i rettili del genere Testudo, la T. hermanni è protetta dalla Convenzione di Berna allegato II, inclusa nella Convenzione di Washington, C.I.T.E.S. appendice II dal 01/07/75 e in allegato A (reg (CE) 1332/2005) della Comunità Europea, per cui è assolutamente vietato il prelievo in natura e regolamentato l’allevamento e il commercio degli esemplari in cattività. In Italia i compiti di sorveglianza e di gestione delle norme applicative delle convenzioni internazionali per la tutela delle specie animali sono di competenza del Corpo Forestale dello Stato.


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