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Udito nelle tartarughe

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Udito nelle tartarughe

Udito nelle tartarughe

I cheloni non hanno orecchie esterne. La parte visibile dell’orecchio è formata da uno strato di cute semplice indifferenziata che forma la membrana timpanica. Questo si trova su ciascun lato della testa, ben dietro l’occhio, a livello dell’angolo della bocca. La pelle dell’area timpanica è assottigliata nel mezzo e bisogna fare attenzione a non danneggiare questa struttura durante il contenimento della testa. Le membrane timpaniche proteggono le cavità dell’orecchio medio, che sono collegate alla faringe tramite i tubi di Eustachio.

La cavità dell’orecchio medio è separata da un ampio processo dell’osso quadrato in una cavità timpanica laterale e in un recessus cavalli tympani mediale. In caso di infezioni dell’orecchio medio, il pus si trova generalmente nella parte laterale di questa camera. L’orecchio interno è protetto da questo processo osseo.
La parte fono-ricettiva dell’orecchio è costituita dalla membrana timpanica, dalla sottostante extracolumella, un disco cartilagineo connesso ad un processo ossiculare, e dal processo ossiculare, la columella. La columella è costituita da un sottile fusto osseo che penetra attraverso un piccolo foro nel processo ventrale osseo dell’osso quadrato per unirsi all’orecchio interno dove termina in una placca a forma di imbuto.

Le orecchie possono essere più importanti per l’equilibrio che per l’udito, poiché le tartarughe sono in grado di udire solo toni bassi, molti dei quali possono essere associati alle vibrazioni del suolo anziché essere trasportate dall’aria.

Secondo Dodd (2001), le tartarughe scatola che soffrono di infezioni dell’orecchio medio sentono a 20-40 decibel in meno rispetto agli animali sani. In molte specie, l’intervento chirurgico agli ascessi dell’orecchio, in cui il contenuto dell’orecchio medio viene scavato e la membrana timpanica viene resecata, non sembra influenzare indebitamente il comportamento futuro o l’equilibrio dell’animale. Wever & Vernon (1956) mostrarono che l’apertura della cavità timpanica e la rimozione di parte della parete laterale non avevano effetto sulla risposta ai toni bassi e producevano solo lievi variazioni per i toni alti.

La cavità timpanica di piccole dimensioni sembra non produrre risonanza significativa. Se, invece, viene sezionato il meccanismo conduttivo della columella, è misurabile un’importante diminuzione della percezione del suono. È importante, quindi, preservare la columella durante la rimozione di un ascesso uditivo. Non si dovrebbe tentare una pulizia vigorosa con bisturi o dispositivi simili.

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